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If you own the rights of this pictures the Investigators of the Congress would like to talk to you

Jenna Abrams

Attore e drammaturgo?

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La sua storia

Questo è il ritratto di Jenna Abrams, una ragazza americana di 34 anni. Jenna è diventata famosa su Twitter per i suoi post su Kim Kardashian, sulle donne che non si depilano le ascelle e sugli errori di ortografia. In poco tempo ha raggiunto 70.000 followers. Poi è successo qualcosa di strano: Jenna ha cominciato a scrivere contro Hillary Clinton, a favore della segregazione razziale e cose del genere. È il 2016. E i suoi tweet acquistano ancora più consenso. Forse vuole spostare i consensi degli elettori americani in favore di Donald Trump. Ma forse non è questa la domanda importante. La domanda che ha intrigato molti è: “chi è Jenna Abrams?”. Se guardi bene, sotto la foto c’è una scritta: se possiedi i diritti di questa immagine, gli investigatori del Congresso vorrebbero parlare con te. Beh qui non si vede perché questa è una foto scaricata da internet ma fidati che c'è. Secondo l'FBI Jenna Abrams non esiste. Secondo loro la donna che scriveva quei messaggi è un’invenzione di un gruppo di hacker russi per sabotare le elezioni americane. Per questo tutti i suoi profili sono stati chiusi. Una donna inventata, un personaggio. “Una persona falsa”, l’hanno chiamata. Però poco tempo dopo Jenna Abrams è tornata. Ha aperto un blog e nel suo primo post ha detto: “La nostra democrazia è stata hackerata: dire che sono un’agente russa è pazzescamente impreciso e non si basa su nessuna prova. Potrei essere americana, canadese, equadoreña, o forse sono un’intelligenza artificiale e tu vivi in Matrix. Chi lo sa». Già. In effetti, niente di quello che è scritto qui può essere verificato, perché tutti i tweet di Jenna sono stati cancellati. Forse la storia del troll russo è un’invenzione degli americani o forse qualcuno ha costruito tutto questo solo perché sapessimo quant’è facile creare l’illusione della verità. In un'intervista del 2020 su Vanity Fair, Sergio Blanco – pseudonimo dell'autore teatrale Stefano Moretti - rivendica la qualità drammaturgica di questa nuova identità collettiva. Perché, anche se pare una storia inventata, è abbastan vera.

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